http://www.esconti.it è una vera e propria ferramenta online, per gli amanti dei mestieri, dei lavori difficili ma anche per gli esperti e appassionati fai da te. Utilizzeremo questo sito per parlare di uno strumento ricercatissimo e utilizzato: le tenaglie.
Come vedremo ce ne sono di diversi tipi e spesso vengono confusi con altri due accessori comuni: le pinze e le chiavi.
- Come si differenziano tutti questi accessori?
- Quanti tipi di tenaglie esistono?
Risponderemo con questa guida a tutte queste domande.
Tenaglie: come sono fatte, materiali e utilizzi
Le tenaglie sono utensili usati per l’estrazione di chiodi e per sorreggere oggetti da lavorare come pezzi di metallo da fondere, legno, marmo e materiali calcarei. Con le tenaglie possono essere estratti anche viti e bulloni con determinate caratteristiche, per loro in realtà ci sono le chiavi, i semplici cacciaviti, le pinze come supporto.
Le tenaglie sono un accessorio importante per estrazioni complesse e difficili, sono usate nella falegnameria, nella tappezzeria, nella carpenteria e nell’edilizia, da questi quattro settori vedremo modelli specifici per i mestieri. Per lavori ad alte temperature dove è facile ustionarsi oppure danneggiare gli utensili.
Le tenaglie sono composte da metallo pesante ma funzionale in tutte le loro parti. Sono formate da un bullone centrale che tiene uniti due manici robusti con delle ganasce finali che possono essere dentate, lisce, molto curve o concave, lineari. Il chiodo viene serrato dalle ganasce per la testa ed estratto con movimento rotatorio e tirandolo. L’operazione può conclusa e facilitata da altri strumenti e in alcuni casi anche da trapano, cacciaviti puntati e pinze. Se il lavoro lascia un foro molto grande ed esteticamente brutto si può ricoprire con malta o materiali simili su molte superfici.
Accessori simili: pinze, tronchesine e chiave
Per i lavori artigianali e fai da te complessi ci sono degli strumenti molto simili alle tenaglie sempre usate per estrarre, tranciare, trannetere, torcere, sagomare.
- La pinza usata da elettricisti, falegnami, idraulici e meccanici per estrarre chiodi piccoli e tenere ferme superfici.
- Il tronchese è un utensile uguale alla tenaglia ma con ganasce taglienti per rompere fili e superfici sottili ma solide.
- La chiave inglese è una tenaglia senza chiusura utilizzata per stringere o togliere bulloni.
- La pinza chiave unisce due strumenti, la chiave in questo caso ha una ganascia chiudibile come le tegnalie.
Tenaglie per mestieri e usi: diversi modelli
- Partiamo dalla tenaglia per falegname, è il modello più classico usato anche da altri mestieri artigianali come idraulici, elettricisti, i tappezzieri che però per lavorare su tessuto utilizzano pinze apposite.
- Il carpentiere è un professionista edile che un tempo si occupava di costruire carri da trasporto per tanti settori, comprese le armi. Oggi, nell’edilizia lavora con calcestruzzo, ferro, legno e altri materiali solidi. Le tenaglie per carpentieri sono un altro utensile classico utilizzato da più artigiani, sono caratterizzati da una struttura solida in acciaio, lunghi manici e due ganasce lisce molto strette.
- Nel campo dell’edilizia ma anche dell’arte scultorea troviamo le tenaglie per cementisti. Servono per legare o togliere tondini, torcere o tagliare fili, sorreggere con stretta solida materiali diversi tra metallo, cemento, marmo e altre rocce.
- Per l’edilizia di casa e interior design, troviamo le pinze tenaglia per piastrellisti da usare su gres porcellanato. Servono a estrarre, rompere ma anche favorire il montaggio e l’inserimento di piastrelle o mattonelle. Utile quando queste sono già trattate con collanti e malta e bisogna fare attenzione a maneggiarle.
- Finiamo con le tenaglie per ferraioli che riescono a rompere, tagliare, piegare e distruggere superfici metalliche, cemento, marmo, strati di porcellanato e gres. Sono caratterizzate da due solide ganasce molto strette e compatte che chiuse possono essere usate a mo di martello. Utilizzo vario anche per l’estrazione e l’inserimento di chiodi o viti.